Il rumore dell'immagine è una variazione casuale (non presente nell'oggetto fotografato) della luminosità o delle informazioni sul colore in immagini, e di solito è un aspetto del rumore dell'elettronica. Può essere prodotto dal sensore e dai vari circuiti di uno scanner o una fotocamera digitale. Il rumore dell'immagine può provenire anche dalla grana della pellicola e nell'inevitabile rumore dello scatto di un ideale rivelatore di fotoni. Il rumore dell'immagine è un indesiderato sottoprodotto dell'acquisizione di immagini che aggiunge informazioni scorrette ed estranee.
Il significato originale di "rumore" era e rimane "segnale non desiderato"; le fluttuazioni elettriche indesiderate in segnali ricevuti dalla radio AM causavano rumore acustico udibile ("statico"). Per analogia le indesiderate fluttuazioni elettriche sono state esse stesse riconosciute come "rumore". Il rumore delle immagini è, naturalmente, impercettibile nella maggior parte dei casi (vedi invece la figura per un raro caso di rumore chiaramente visibile)[1].
La grandezza del rumore dell'immagine può variare da macchie quasi impercettibili su una fotografia digitale scattata in buona luce, a immagini ottiche o radioastronomiche che sono quasi interamente rumore, da cui una piccola quantità di informazioni può essere ricavata mediante un'elaborazione sofisticata (un livello di rumore che sarebbe del tutto inaccettabile in una fotografia in quanto sarebbe anche impossibile determinare quale era il soggetto)[2].